Guardatevi questo bel video del Corriere. Del Corriere della Sera, ripeto. Dura solo tre minuti.
http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=acd025ca-f5eb-11dc-9514-0003ba99c667
Senza entrare nel merito specifico della questione, il problema è a monte.
In Italia siamo bravissimi a fare le leggi. Non ad applicarle. Se una legge consente o proibisce qualcosa va applicata. La libertà di pensiero e opinione è sacra. Ma fino a che punto è giusto che questa infici l'applicazione di una legge dello stato? Se penso che sia moralmente sbagliato mangiare carne di maiale e sono l'unico venditore di questa carne in uno stato che legalmente accetta che il maiale sia usato come cibo, posso rifiutarmi di venderlo perchè penso che nessuno dovrebbe mangiare maiale? Lo so che è mOOOlto più complessa la questione. Ma la cogenza dell'argomento è uguale. Può un ospedale (che, economicamente parlando, è in regime di semi-monopolio per il servizio che offre) rifiutare la dispensazione di un bene in un paese che legalmente consente che quello stesso bene esista sul mercato? Per questo a volte non sopporto la mia cara patria. Di esempi se ne potrebbero fare a migliaia. Just take you time for think about.
P.S. Questa riflessione è valida indipendentemente dall'argomento preso in esame: io potrei non essere d'accordo sul fatto che in Italia sia legale un certo tipo di farmaco, ma vorrei a priori che le leggi fossero applicate e non inciampassero in cavilli burocratici.
Only Physics Computes
1 anno fa
1 commento:
la penso esattamente come te...tranne che sull'odio per il nostro paese. Ancora mi illudo che pian piano le cose andranno meglio (ma sempre più spesso temo che questo ottimismo sia irrazionale)
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