giovedì 13 marzo 2008

Riflessione antropocinica

Oggi in biblioteca (eh oh mi distraggo, dopo un po' mi snerva capire poco andare lenta e parto con le distrazioni, mentali e internettuali:-) riflettevo su come si possa capire molto di un Paese dal tipo di pubblicità che lo attraversa, e in particolare pensavo alla pubblicità del detersivo per piatti. A una banalissima analisi (la mia:-) si capisce che il target medio è la donna casalinga frustrata, la cui massima aspirazione è avere i piatti più sgrassati del reame (il piccolo reame che è la sua casa->la regina della casa). Uao, che concezione completa della donna. Qui in UK suppongo che non se lo sognerebbero mai di fare una campagna del genere, non gliene frega niente a nessuno di avere i piatti più sgrassati. Si punta all'odore più buono o al detersivo che fa meno male alle mani (effettivamente qui c'è anche l'epidurale gratuita).
A volte (non mentire Elisa! Praticamente sempre:-) penso che tutto torni: prendete la simpatica battuta del nostro giovane (praticamente) premier. Come fare a far quadrare un bilancio familiare con un lavoro precario, chiedeva una ragazza al nostro beneamato? (Davvero eh! Dovessi scegliere con chi fare un viaggio in treno lo preferirei sicuramente a tutti gli altri politici, chiacchereremmo un sacco, e mi divertirei un sacco, ne sono sicura!) Sposa mio figlio, con quel sorriso potresti anche farcela! ( Da notare-> e le bruttine? Ok, ok. Selezione naturale)
Quest'uomo potrebbe vendere una telecamera a un cieco, è strabiliante, davvero! Sul serio le sue abilità sociali sono impressionanti! Senza contare che potrebbe rifondare la logica, quella con la L maiuscola, quella del mio amico Paolo (massimo rispetto!:-) Altro che logica booleiana, logica berlusconiana. Cacchio, solo lui riesce in maniera così abile a spostare l'attenzione dell'interlocutore/uditorio. Ci sarebbe da andarci a lezione. Dico davvero. Io non riesco mai a smarcarmi così brillantemente. In questo caso senza far saltare all'occhio quanto in realtà la pseudo battuta sia di un veteromachismo da figurine anni '30. Ma tanto sappiamo che è il suo modo di fare, lo amiamo così, ormai ci siamo abituati, i conservatori lo amano perchè svecchia la loro immagine, e gli perdonano tutto, è il loro giullare che miracolosamente capta un sacco di preferenze (ma che miracolosamente: dice la cosa giusta al momento giusto, la cosa sbagliata al momento giusto! Amazing!), e in verità, dai un po' tutti lo prendiamo amabilmente in ridere, no? Chi oserebbe seriamente, a parte i politicanti e i faziosi di mestiere, dire qualcosa? In Italia mi sembra non esistono le pure riflessioni, il pensiero è incanalato in una delle due categorie sopracitate.
Ma per chiudere il cerchio: se mentre lavo i piatti e ascolto il telegiornale rido spensieratamente di questa battuta (non è che non ne si può ridere, non prendiamoci troppo sul serio. E' non cogliere anche le altre sfumature che è un pochino naive) forse un po' non mi merito un detersivo che sgrassi bene i miei piatti e bruci bene le mie mani (perchè coi guanti non si sente bene se si è tolto l'unto)?

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